Il sonno, questo sconosciuto

È noto che 1/3 della vita la passiamo dormendo e gli altri 2/3 sono influenzati da come si è dormito. Il corpo e il cervello, la nostra mente, devono recuperare le energie durante la notte, per far sì che ci si svegli ricaricati, vitali e pronti ad affrontare e ad accogliere il meglio della giornata che ci aspetta.

 

Ma cos’è il sonno? A cosa serve? Quante ore è corretto dormire e come cambia nel tempo? Cosa fare e cosa evitare per migliorarlo?

 

Il sonno è alla base dei bisogni fisiologici, come il bere e il mangiare.

Tutti hanno bisogno di dormire, anche i nostri amici animali. Da quando si nasce, a quando si è anziani, in media una persona che vive 90 anni ne ha passati ben 37,4 dormendo, circa 330.000 ore! Corpo e mente devono recuperare le energie consumate durante la giornata, perché se con la luce si apre la giornata e tutta una serie di processi vitali, il tramonto, il buio, la notte portano il rilassamento, l’intimità, il riposo ed infine il sonno. Dal momento in cui si va a dormire, al momento in cui ci si sveglia, si alternano fasi di sonno profondo a fasi di sonno leggero, normalmente di 90/120 minuti; nelle fasi REM – in inglese Rapid Eyes Movement – in cui si hanno movimenti oculari veloci, abbiamo il picco dei sogni, che ricordiamo solo se ci svegliamo immediatamente dopo il loro addivenire, o con l’avanzare dell’età.

 

Durante il sonno la respirazione si fa più lenta, portando anche al russare (che è prerogativa della notte!), le onde cerebrali rallentano, riducendo gli impulsi elettrici che di giorno caratterizzano il nostro cervello e la temperatura corporea si abbassa; è con l’arrivo della notte che il nostro corpo rilascia la MELATONINA, una sostanza naturalmente prodotta dal nostro corpo, che induce il sonno.

 

Le ore di sonno dormite di cui si ha bisogno sono diverse a seconda dell’età e studi scientifici hanno evidenziato come dormire troppo, o dormire poco, siano entrambi casi deleteri per il corpo umano: un semplice schema diviso per età e ore di sonno consigliate, può dare qualche utile consiglio. Non è possibile non dormire; la privazione del sonno, l’insonnia, i risvegli notturni, le preoccupazioni e lo stress durante la notte, hanno ripercussioni gravi e importanti sulla salute, sul benessere personale, famigliare, professionale, lavorativo e di carriera.

 

Se non si dorme bene si invecchia più velocemente, il sistema immunitario ne risente al punto di ammalarsi più facilmente, i riflessi peggiorano causando bassa concentrazione e bassa attenzione sul posto di lavoro, senza contare che alla guida si può essere vittima o causare incidenti stradali, a volte gravi; immaginiamo cosa può voler dire guidare dei mezzi pesanti o lavorare come autista, senza avere sufficiente numero di ore dormite.

 

La lista è lunga: dal maggior rischio di infarto, all’aumento dello stress e Il sonno,

questo sconosciuto dell’adrenalina prodotta dal corpo, all’irascibilità, arrivando all’obesità causata da un aumento dell’appetito.

 

Ma si può dormire bene, malgrado lo stress dei nostri tempi, i mille impegni, la precarietà che oggi permea tutto a tutti i livelli e la velocità di cambiamento e trasformazione del mondo attuale? La risposta è Sì.

 

Una routine dell’addormentamento e una routine del risveglio, così come facevamo con i nostri figli quando erano piccoli è la sana abitudine da adottare anche con noi stessi; non bere caffè dopo le 13.00, consumare una cena leggera e comunque non andare a dormire se non sono passate almeno tre ore dall’ultimo pasto; un po’ di attività fisica di giorno, anche solo una camminata o una pedalata di mezz’ora in bicicletta possono fare la differenza; lasciare al giorno precedente i pesi della giornata appena passata o invitare il nostro cervello a occuparsi domani di ciò che potremo affrontare domani, magari riponendo sul comodino della carta e una penna, da usarsi in caso di risveglio notturno, per scrivere e mettere su carta i pensieri, svuotando la mente. E ricordiamo che la camera da letto non è un ufficio; prima di addormentarsi meglio rallentare il ritmo sfogliando qualche pagina…di carta.

 

Dott. Loris Bonamassa - Esperto - Coach del Sonno