I Dimagranti

Una miniguida ragionata per districarsi fra le diverse sostanze ed evitare delusioni

 

IL SOGNO PROIBITO

Il miraggio della “pillola magica”, che fa dimagrire senza sforzi, è, per ora, catalogato nel libro dei sogni di molte persone afflitte da sovrappeso ed in quello dei ricercatori di tutto il mondo.

Quasi tutte le multinazionali farmaceutiche stanno cercando di ottenere la medicina che permetta di dimagrire, o almeno di non ingrassare.

Purtroppo, fino ad oggi, i risultati sono ancora lontani dalla risoluzione del problema. In compenso il mondo degli integratori è in costante fermento: ogni anno escono decine di nuovi prodotti, molti dei quali largamente pubblicizzati. La cosa migliore è, quindi, informarsi sulle caratteristiche del prodotto che si vuole acquistare da un professionista di fiducia, come il proprio farmacista, e soprattutto non riporre aspettative esagerate verso i dimagranti. Tutti, nessuno escluso, possono funzionare efficacemente solo a patto che si segua un regime alimentare corretto e che si pratichi un minimo di attività fisica.

 

GLI INTEGRATORI

La definizione di integratore dimagrante è molto utilizzata, ma scorretta.

Gli integratori servono a ristabilire la carenza di alcune sostanze, reintegrare per l’appunto, come vitamine, sali minerali, amminoacidi, etc. I dimagranti naturali, per contro, sono, di solito, dei rimedi fitoterapici ovvero preparati erboristici provenienti dalla medicina tradizionale. La denominazione di integratore dipende, generalmente, dal tipo di registrazione al Ministero della Salute. Di seguito sono elencati una carrellata di questi rimedi, presenti in diversa misura e spesso in associazione, nei prodotti in commercio.

La consulenza del farmacista è opportuna per distinguere quelli che hanno delle associazioni corrette o meglio per farsi consigliare solo i rimedi necessari, spendendo molto meno e con risultati spesso migliori.

 

LE FIBRE

Hanno lo scopo di ridurre l’appetito e l’assorbimento dei carboidrati. Il loro meccanismo d’azione richiede che siano assunte una mezz’ora prima del pasto con un paio di bicchieri d’acqua, che permetterà alle fibre di rigonfiarsi nello stomaco. Una volta seduti a tavola, dopo i primi bocconi, le pareti dello stomaco si distenderanno completamente trasmettendo al cervello il segnale di sazietà. È importante mangiare lentamente, non solo per una migliore digestione, ma anche perché il segnale di sazietà impiega diversi minuti a manifestarsi. Il prodotto naturale più utilizzato a questo scopo è il glucomannano (Amorpho Phallus Konjac) che ha un indice di rigonfiamento di 80. Si tratta di un prodotto molto sicuro, ma non deve essere assunto assieme a farmaci in quanto rischia di rallentarne l’assorbimento ed è controindicato in alcune malattie del tratto gastrointestinale (es. reflusso gastrico).

 

OPUNTIA FUCUS INDICA

Non è altro che il fico d’india. Ha la capacità, grazie all’opuntiamannano, di legare grassi e zuccheri nell’intestino, impedendone l’assorbimento e riducendo il valore calorico complessivo del pasto.

 

ALGA MARINA

Chiamata anche Fucus vesiculosus è una pianta acquatica ricca di iodio.

Viene inserita in molte preparazioni dimagranti in quanto stimola l’attività di una ghiandola molto importante, responsabile dell’utilizzo delle scorte di grasso presenti nell’organismo.

Lo iodio è abbastanza carente nelle popolazioni che risiedono lontano dal mare e che consumano poco pesce: l’uso di sale iodato è sicuramente da raccomandare, ma per raggiungere le quantità minime di iodio non basta. Anche perché l’uso del sale da cucina, benché iodato, va limitato il più possibile.

Il fucus è, quindi, una buona fonte di iodio, che deve essere evitata solo da chi soffre di malattie della tiroide, cardiache e ipertensione grave.

Può dare nervosismo e palpitazioni, nel qual caso è meglio ridurre drasticamente la dose o smettere del tutto.

 

TÈ VERDE

La Camelia Sinensis dà origine sia al tè nero che a quello verde. La differenza risiede nel processo di lavorazione che permette al tè verde di mantenere intatti i polifenoli, che, invece, nel tè nero vengono ossidati al fine di dare colore e aroma all’infuso.

Le proprietà dimagranti del tè verde sono legate alla capacità di attivare le cellule adipose nel rilascio dei grassi. I benefici di questa pianta, oltre a questa capacità dimagrante, sono tali e tanti da meritare un approfondimento maggiore in altra sede. Il tè verde, di solito, è inserito nei dimagranti sotto forma di estratto secco titolato in catechine, ma può essere consumato anche come infuso preparato in casa. In questo caso vale la regola di non utilizzare acqua bollente, ma riscaldata sui 65°C, al fine di non distruggere le preziosissime catechine, di non estrarre troppa caffeina e di non rovinare il sapore delicato della bevanda più bevuta al mondo dopo l’acqua.

 

CAFFÈ E GUARANÀ

Anche estratti di semi di caffè verde e del guaranà possono essere inseriti nei dimagranti naturali. In questo caso si sfrutta l’effetto della caffeina, in grado di accelerare il metabolismo e l’utilizzo dei grassi di deposito e una debole azione anoressizzante.

Ovviamente le controindicazioni sono le stesse del caffè in tazza: nervosismo, ipertensione e tachicardia.

 

GARCINIA CAMBOGIA

Si trova spesso negli integratori, non solo dimagranti, per le diverse attività che esplica nell’organismo. Riduce la fame, il colesterolo e limita molto l’immagazzinamento delle calorie sotto forma di grassi da deposito, il tutto con meccanismi enzimatici piuttosto complessi. A fronte di tutto ciò non manifesta effetti collaterali e controindicazioni degne di nota.

 

GYMNEMA SILVESTRE

Utilizzata come dimagrante e ipoglicemizzante (antidiabetico). Riesce ad “ingannare” i recettori dello zucchero, che, invece di essere assorbito nell’intestino, viene eliminato come scoria.

 

CASSIA NOMAME

Ha la capacità di ridurre l’assorbimento dei grassi agendo sulla lipasi pancreatica, con un meccanismo simile all’orlistat. Per questo motivo, pur non avendo effetti collaterali, bisogna prestare attenzione in caso di carenza di vitamine liposolubili (come la vitamina D).

 

BANABA

È una sorta di “insulina vegetale” da poco introdotta nella farmacologia fitoterapica occidentale. È utile per il controllo del peso soprattutto per gli individui che tollerano male gli zuccheri e che sono predisposti al diabete.

 

PASSIFLORA E TILIA TOMENTOSA

Sono piante che agiscono sul sistema nervoso, aiutando a combattere lo stress e facilitare il rilassamento. Ad alto dosaggio possono favorire il sonno, mentre a basso dosaggio possono essere inseriti nei dimagranti per ridurre la cosiddetta “fame nervosa”.

Non hanno alcuna azione diretta sul dimagrimento.

 

RIMEDI LASSATIVI E DIURETICI

Alcuni integratori contengono erbe ad azione lassativa (es. Senna, Frangula): si tratta di una pratica abbastanza comune, ma non molto corretta. I lassativi, anche naturali, vanno utilizzati con moderazione e per periodi limitati. I diuretici e drenanti (come la Pilosella o l’Ortosiphon) hanno sicuramente un significato negli integratori ad azione dimagrante, in quanto la ritenzione idrica è un problema piuttosto diffuso.

Tuttavia il calo di peso che ne consegue, anche importante, non dipende dal dimagrimento, ma dalla perdita di acqua. Per questo motivo è opportuno, accanto alla misurazione del peso, la stima della massa grassa tramite l’utilizzo delle bilance impedenziometriche.

Spesso le farmacie effettuano la misurazione, nel qual caso bisogna essere a digiuno, di solidi e liquidi, da almeno tre ore.

 

Dr. Antonio Marinelli

(Farmacista)

 

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